SANIFICAZIONI ALL'OZONO: E' IL SISTEMA GIUSTO?

Con il boom di sanificazioni ambientali correlate al COVID-19, molte società pubblicizzano sanificazioni a base di ozono o attrezzature volte all’autogestione della sanificazione enfatizzandone l’economicità. Ma è la strada giusta?

L'ozono, gas detto anche "ossigeno attivo", è utilizzato con efficacia per abbattere batteri, muffe, funghi, e cattivi odori, si tratta però di un composto decisamente reattivo e instabile per la naturale tendenza a ritrasformarsi in molecole di O2, cioè l'ossigeno normalmente disponibile al 21% nell'aria che respiriamo.

Il Ministero della Salute ha smentito l’ipotesi che il gas possa eliminare il Coronovirus: “L’ozono non ha proprietà sterilizzanti”. E poi spiega meglio perché: “Si tratta di una sostanza attualmente sottoposta a valutazione all’interno del Regolamento 528/2012 Biocidi, in attesa di essere autorizzata. Le sue proprietà, note in letteratura scientifica e già applicate in alcuni settori, non sono al momento sufficienti a garantirne l’adeguatezza dello specifico uso tecnologico come disinfettante”.

In conclusione

Nella circolare del 22 febbraio del ministero della salute in cui vengono indicate le misure sanitarie da rispettare l'ozono non viene citato, mentre vengono citati gli unici prodotti con comprovata efficacia per il COVID-19 quali: ALCOOL ETILICO 70%, PEROSSIDO DI IDROGENO ALLO 0,5% (Parente dell’ozono) E IPOCLORITO DI SODIO ALLO 0,1%. L’ozono non è quindi al momento ritenuto idoneo dalla direzione centrale della sanità e dal ministero dell’interno contro il COVID-19.